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Analisi e Classificazione dei costi

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Analisi dei Costi e delle loro Classificazioni in Economia Aziendale

1. I costi e le ragioni delle classificazioni

La comprensione dei costi in economia aziendale richiede un'analisi approfondita delle diverse prospettive e classificazioni. Questa sezione esplora le varie definizioni di costo e le ragioni dietro le loro molteplici classificazioni.


1.1 Definizioni di Costo in Diversi Contesti
1.1.1 Contabilità Generale

In contabilità generale, il costo è definito come l'onere che l'impresa sostiene per l'acquisto di beni e servizi. Rappresenta un componente negativo del reddito, misurato attraverso una variazione finanziaria passiva derivante da operazioni di scambio. Questa definizione si concentra sul momento dell'acquisizione delle risorse e sul loro impatto finanziario immediato sull'azienda.


1.1.2 Controllo di Gestione

Nell'ambito del controllo di gestione, il costo assume una connotazione diversa. Qui, il costo è inteso come il consumo di beni e servizi a scopo produttivo. Questa prospettiva si focalizza sull'effettivo utilizzo delle risorse nel processo produttivo, indipendentemente dal momento dell'acquisto. Un esempio chiave è l'acquisto di una materia prima: in contabilità generale è registrato come costo al momento dell'acquisto, mentre nel controllo di gestione diventa rilevante solo quando la materia è effettivamente impiegata o consumata nel processo di trasformazione.


1.2 Distinzione Fondamentale
  • Prezzo: rilevante per la contabilità generale, rappresenta il valore monetario pagato per l'acquisizione di risorse.
  • Consumo: centrale per la contabilità analitica (strumento del controllo di gestione), si riferisce all'effettivo utilizzo delle risorse nel processo produttivo.

1.3 Concetto di Costo in Economia Aziendale

In economia aziendale, il costo è definito in modo più ampio e integrato come "la misura monetaria delle risorse consumate per un determinato oggetto". Questa definizione racchiude tre nozioni fondamentali:

  1. Consumo di risorse: Il costo rappresenta l'utilizzo effettivo di risorse, come materiali, manodopera, energia, e servizi necessari per produrre un bene o fornire un servizio. Questo concetto va oltre il semplice acquisto e considera l'impiego reale delle risorse nel processo aziendale.
  2. Espressione monetaria: La misurazione del costo avviene in termini monetari, fornendo un denominatore comune per quantificare e confrontare l'impiego di risorse diverse. Questo permette di sommare e confrontare costi di natura diversa, come materie prime, lavoro, e servizi.
  3. Attribuzione a un oggetto: Il costo è sempre riferito a un oggetto specifico, che può essere un prodotto, un servizio, una commessa, una lavorazione, un reparto o qualsiasi altra entità aziendale rilevante. Questa attribuzione è cruciale per l'analisi dei costi e per il processo decisionale aziendale.

2. Le voci elementari di costo

La suddivisione dei costi in voci elementari secondo la loro natura è la classificazione più immediata e fondamentale. Questa sezione esplora in dettaglio le diverse categorie di costi e le loro caratteristiche.


2.1 Classificazione in Contabilità Generale

In contabilità generale, le voci di costo sono rilevate in corrispondenza delle variazioni finanziarie passive. La denominazione di ciascuna voce riflette la causa dello scambio che l'ha generato, l'origine o la provenienza del costo. Le principali categorie includono:

  • MATERIE PRIME C/ACQUISTI: Costi relativi all'acquisto di materiali che entrano direttamente nella composizione del prodotto finito.
  • MATERIE SUSSIDIARIE C/ACQUISTI: Costi per materiali che, pur non entrando direttamente nel prodotto, sono necessari per la sua realizzazione.
  • MATERIE DI CONSUMO C/ACQUISTI: Costi per materiali che si esauriscono nel processo produttivo senza entrare nel prodotto finito.
  • SALARI E STIPENDI: Costi relativi alle retribuzioni del personale.
  • ONERI SOCIALI: Contributi previdenziali e assistenziali a carico dell'azienda.
  • AMMORTAMENTI: Quote di costo relative all'usura di beni a utilità pluriennale.
  • COSTI PER SERVIZI: Spese per servizi esterni come consulenze, trasporti, utenze.

2.2 Classificazione in Contabilità Analitica

Nella contabilità analitica, specializzata nell'elaborazione dei costi, il momento rilevante è il consumo, non l'acquisto. La denominazione degli elementi di costo riflette il modo d'impiego del fattore produttivo. Le principali categorie includono:


2.2.1 Costi del Lavoro
  • Manodopera diretta: Forza lavoro dedicata alle operazioni specifiche di produzione, direttamente attribuibile a un prodotto o servizio.
  • Manodopera indiretta: Forza lavoro impiegata in operazioni ausiliarie come trasporto interno, manutenzione, controllo qualità, magazzinaggio.

2.2.2 Materie
  • Materie prime: Materiali che entrano direttamente nella composizione del prodotto finito.
  • Materie sussidiarie: Materiali che, pur non entrando direttamente nel prodotto, sono necessari per la sua realizzazione.
  • Materiali di consumo: Materiali che si esauriscono nel processo produttivo senza entrare nel prodotto finito.

2.2.3 Altri Costi
  • Costi energetici: Spese per energia elettrica, gas, carburanti.
  • Ammortamenti: Quote di costo relative all'usura di impianti e macchinari.
  • Costi per servizi esterni: Spese per consulenze, manutenzioni esterne, trasporti.

2.3 Costi Diretti e Indiretti

Una classificazione fondamentale in contabilità analitica è quella tra costi diretti e indiretti:

  • Costi diretti: Sono direttamente attribuibili a uno specifico oggetto di costo (prodotto, servizio, reparto). Esempi includono le materie prime per un prodotto specifico o la manodopera diretta impiegata nella sua produzione.
  • Costi indiretti: Non sono immediatamente riconducibili a un singolo oggetto di costo e richiedono criteri di ripartizione. Esempi sono i costi di manutenzione generale degli impianti o i costi amministrativi.

3. Classificazioni Avanzate dei Costi

Oltre alle classificazioni elementari, esistono numerose altre categorie di costi che riflettono diverse prospettive di analisi e scopi gestionali.


3.1 Classificazione per Variabilità
  • Costi fissi: Rimangono costanti al variare del volume di produzione (es. affitto dello stabilimento).
  • Costi variabili: Variano in proporzione diretta al volume di produzione (es. materie prime).
  • Costi semivariabili: Hanno una componente fissa e una variabile (es. costi energetici).

3.2 Classificazione per Tempo di Calcolo
  • Costi preventivi: Stimati prima dell'inizio del periodo di riferimento.
  • Costi consuntivi: Calcolati a posteriori, basati sui dati effettivi.
  • Costi standard: Costi predeterminati basati su condizioni di efficienza ideali.

3.3 Classificazione per Configurazione
  • Costo primo: Include solo i costi direttamente attribuibili al prodotto.
  • Costo industriale: Aggiunge al costo primo una quota di costi indiretti di produzione.
  • Costo complessivo: Include tutti i costi aziendali, compresi quelli amministrativi e commerciali.
  • Costo economico-tecnico: Include anche il costo opportunità del capitale investito.

3.4 Classificazione per Scopi Decisionali
  • Costi rilevanti: Influenzano le decisioni future e variano in base alle alternative considerate.
  • Costi irrilevanti: Non influenzano le decisioni future o sono uguali per tutte le alternative.
  • Costi differenziali: Rappresentano la differenza di costo tra due alternative.
  • Costi opportunità: Rappresentano il beneficio a cui si rinuncia scegliendo un'alternativa invece di un'altra.

3.5 Costi per il Controllo della Gestione
  • Costi controllabili: Possono essere influenzati dalle decisioni del responsabile di un centro di costo.
  • Costi non controllabili: Non possono essere influenzati dalle decisioni del responsabile di un centro di costo.

3.6 Costi per Segmento di Attività

Questa classificazione è utile per misurare i risultati economici parziali relativi a specifiche "parti" della gestione aziendale, come:

  • Linee di prodotto
  • Aree geografiche
  • Canali di distribuzione
  • Divisioni aziendali

3.7 Costi per Decisioni Specifiche

Alcune configurazioni di costo sono utilizzate per supportare decisioni specifiche, come:

  • Make or buy (produrre internamente o acquistare dall'esterno)
  • Accettazione di ordini speciali
  • Eliminazione di una linea di prodotto

Conclusione

La comprensione approfondita delle diverse classificazioni dei costi è fondamentale per una gestione aziendale efficace. Queste classificazioni forniscono strumenti analitici potenti per il controllo di gestione, la pianificazione strategica e il processo decisionale. L'abilità di utilizzare la classificazione appropriata per ogni specifica situazione aziendale è una competenza chiave per manager, analisti finanziari e controller. La corretta analisi e interpretazione dei costi permette alle aziende di ottimizzare le risorse, migliorare l'efficienza operativa e prendere decisioni informate per il successo a lungo termine.